L'11 e il 12 novembre 2023, io e Letizia, siamo stati a Pievepelago ( MO), una località sull'Appennino Tosco-Emiliano a pochi km Dall'Abetone e molto vicina anche al suggestivo e misterioso paese di Fiumalbo.
Siamo stati la per far visita ad una coppia di cari amici, Isabella e Giuseppe, due bravissimi ricercatori del paranormale, che insieme formano il team di ricerca RPG ( Ricerca paranormale globale).
Isabella e Giuseppe ultimamente si sono presi una pausa dalla ricerca, perché sono molto impegnati a ristrutturare una casa a Pievepelago e onestamente, dopo averla vista, mi sono reso subito conto che la ristrutturazione di questa abitazione, vale sicuramente una bella pausa dalla ricerca, in quanto, secondo me diventa essa stessa ricerca paranormale, poiché è situata in un punto energetico senza eguali e presenta caratteristiche a dir poco, più uniche che rare.
La casa in questione, era un vecchio deposito di sale, che già di per se è un elemento di purificazione spirituale. Davanti alla casa c'è una piccola cappella Cristiana ancora consacrata e un po' più a sinistra di quest'ultima, c'è una fonte d'acqua di montagna, (un abbeveratoio per le mucche).
La casa, la cappella e l'abbeveratoio, sono posti tra di loro in modo da formare un triangolo isoscele, quasi equilatero, che già di per se, da l'idea e anche la sensazione di un punto energetico molto forte in quanto trino, sia come forma, che come numero di elementi (sale+acqua+spirito), diventa una roccaforte di protezione, dal valore indiscutibile.
Davanti ad una cosa del genere, conoscendo Isabella e Giuseppe, suppongo che si siano, per forza di cose, sentiti chiamati in qualche modo, a ridar vita a questa casa ad ogni costo.
Io personalmente avrei fatto lo stesso.
Giuseppe ci ha raccontato che quando li hanno portati la prima volta a vedere la casa, hanno trovato il posto completamente pieno di roba vecchia, oggetti che facevano parte della vita e della storia di quella casa.
Roba di nessun valore per i proprietari, ma di un valore inestimabile per Giuseppe, che con grande stupore dei vecchi proprietari, a proposto di prendere la casa, con tutto dentro così com'era.
Per chiunque altro potrebbe sembrare un idea da pazzi.
Cosa ci fai con un intera casa piena di roba vecchia?
Ma Isabella e Giuseppe hanno dato il via a una cosa, che più che una ristrutturazione sembra una resurrezione.
Hanno ripulito ogni singolo oggetto, dai pezzi di arredamento ai campanacci delle mucche e ad ogni singolo pezzo hanno ridato una collocazione nuova ma coerente e ragionata, nella nuova vita della vecchia dimora, che piano piano, come una splendida Fenice, rinasceva dalle proprie ceneri, non dovendo rinunciare nemmeno al più piccolo pezzo di se e per questo, non dovendo rinunciare nemmeno ad una nuova sintonia con dei nuovi proprietari, che più che padroni, si facevano apprezzare come familiari, fratelli, non rompendo così, l'equilibrio tra l'acqua, il sale, lo spirito e la montagna,
rimanendo custodi della luce e alimentando un faro spirituale che andava piano piano spengendosi.
Io e Letizia siamo stati accompagnati a fare un giro di tutta l'abitazione e vi posso giurare che non ho avuto nessun bisogno di strumenti per la ricerca. Nessun K2, nessuna spirit box, nessun rilevatore di movimento, nessuna termocamera o fototrappola, ma solo i miei sensi e la mia medianità.
La casa mi parlava con molta chiarezza del profondo rispetto che aveva ricevuto.
Non vi nascondo che, ne ho percepito anche l' enorme potere e mi sono chiesto, cosa sarebbe potuto capitare, se quella casa, invece che ad Isabella e Giuseppe, l'avessero venduta al primo Commenda di passaggio.
Sicuramente non sarebbe accaduto nulla di troppo piacevole, ma io sono dell'idea che il caso è sempre matematica e che la fede, è esattamente geometria celeste e che ciò che deve accadere accade.
Ognuno di noi, ha la propria collocazione nell'universo e tutto va nel verso giusto fin quando noi non ci incaponiamo, di voler andare in una direzione che non è la nostra.
Ecco perché Giuseppe ha fatto una proposta che può sembrare folle, ecco perché sia lui che Isabella hanno percepito che quell'occasione era roba loro, che non gli era arrivata a caso, che si poteva solo accettare e non era consentito il rifiuto.
Ecco perché li chiamo cari amici, anche se non ci conosciamo da tanti anni in questa vita.
Semplicemente perché so che le nostre anime, si conoscono da molto, moltissimo tempo.